Ritratto di Fata
Tutti noi abbiamo una parte magica, fatata. Nei bambini è più evidente perché non ancora nascosta dalle armature che, anno dopo anno, indossiamo diventando adulti.
Così è stato un vero privilegio poter ritrarre questa splendida anima, in occasione del suo primo giro intorno al Sole, che si compirà proprio nel primo giorno di Primavera.
Quando eseguo un ritratto, non importa se a due o tre dimensioni - cioè se disegno oppure scultura - per me le cose più importanti sono quelle che non si vedono: qual è la sua storia? Che carattere ha? quali sono le cose che ama? Cosa si nasconde tra le sue piccole mani?
Certo, le foto sono essenziali e ne chiedo tante: frontale, profilo, tre quarti, da su, da giù... ma sono molto meno importanti della parte invisibile. Perché è quella a cantare con voce di Fata, che vuole prendere forma in questo piano materiale, celebrata attraverso l'umile e solitario lavoro della mini scultura o del disegno.
Le storie sono importanti, più importanti delle foto.
Venere è una bimba curiosa e allegra. Ama i fiori di lavanda ed è totalmente rapita dalle foglie degli alberi, che la incantano.
Mi racconta la mamma, innamorata della sua bambina, durante i nostri colloqui pre-ritratto. E mi chiede:
Ma a inizio Primavera la lavanda non è ancora fiorita... forse è meglio mettere al suo posto un fiore primaverile?
Poi le parole magiche, quelle che lasciano spazio all'ispirazione e rendono tutto più bello:
Fai tu. Amo il tuo lavoro e ho piena fiducia in quel che fai, sentiti libera di esprimerti.
Allora inizia a parlare il linguaggio dei colori e delle forme e tace quello delle parole.
Per esprimere il carattere gioioso e solare di questa bimba è arrivato il fiore della luce, la Celidonia. Che poi è lo stesso che scelsi per me - o meglio, che mi scelse - tanti anni fa.
La Minore (Ranunculus Ficaria) ha ispirato i petali che formano il vestitino. E immagino che sia la Maggiore (Chelidonium Majus) a dare il colore alle ali.
Wordsworth dedicò ben due poesie a questo piccolo fiore dorato, il cui nome viene dal greco chelidòn che significa Rondine, perché sboccia quando tornano le Rondini. Nel linguaggio dei fiori significa "felicità in arrivo".
La piccola Fatina Ritratto di Venere è seduta su una foglia, e la immagino viaggiare tra le onde dal vento, alla scoperta del mondo. In quella danza cullante e delicata che solo le foglie sanno fare.
E con lei, fioriranno tutte le meraviglie che riposano nei suoi grandi e profondi occhi scuri, passo dopo passo sul sentiero dell'esistenza.
Il mio lavoro di scultrice e dollmaker per questo ritratto è compiuto. Lascio volare la Fatina di Venere verso la sua nuova casa con l'augurio che mantenga sempre vivi la magia e l'incanto, e che dia sempre voce al Fanciullino Interiore nel suo cuore. Anche quando sarà grande.
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