Il Sogno dell'Ape Solitaria, Poesia di Fata!
Tanti anni fa, quando ancora Celidonia non c'era, l'Umana creava Fate a due dimensioni. Ovvero le disegnava, e dava loro voce attraverso la parola. Poi le due dimensioni non bastarono più, e fu così che se ne aggiunse una terza, con la scultura in pasta polimerica.
Modellare è una cosa bellissima. Poter traghettare le Fate in questo piano materiale, interagire con loro, ha entusiasmato così tanto l'Umana che per molto tempo ha trascurato di disegnarle (ha questa strana tendenza a fissarsi sulle cose). Così, alla fine loro si sono arrabbiate. E più lei non capiva che non doveva trascurarle in nessuna dimensione, più loro diventavano ultra arrabbiate!
Io, piccola Ape Solitaria Messaggera delle Fate, ho dovuto ronzarle vicino all'orecchio per un sacco di tempo perché mi desse ascolto. Finché si è decisa... Credetemi, ero così esausta che mi sono addormentata sul primo filo d'erba!
Ma poiché io ero troppo stanca per volare, e non riuscivo a muovere neanche una zampina, li ha affidati all'Umana. Uhm... Ci sarà da fidarsi? Chissà.
Quando mi sono svegliata, intanto, era nato questo disegno. Ci sono anche io, ritratta nel sonno.
E il primo Messaggio Fatato era proprio lì, sul biglietto, per una bimba dal nome di Fata.
C'è un messaggio per ognuno, una Poesia Fatata da scrivere per ognuno.
L'Umana ha questa missione, pare. Ora però lavora lei. Io ronzerò solo sui fiori di Veccia, che sono i miei preferiti, quando sbocceranno a Primavera.
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