Nel Bosco Fatato in Autunno
Quando inizi a cercare il cellulare ovunque mentre sei già in ritardo per uscire - senza renderti conto di tenerlo già in mano -.-" quando dimentichi gli appuntamenti importanti, quando ti rovesci addosso il barattolo dei colori e rischi di bere l'acqua sporca dei pennelli... ecco, forse è arrivato il momento di staccare la spina e fuggire nei Boschi.
E così ho fatto in questi giorni, in un luuuungo week-end fatato: sono partita da Roma venerdì mattina e sono tornata soltanto lunedì sera! ^_^
Qualcuno ha pensato che fossi improvvisamente sparita, rapita dagli alieni, ma in realtà sono stata semplicemente in campagna a trovare i miei genitori.
Ho spento il wi-fi e acceso il camino, cucinando caldarroste nei giorni di pioggia, tra una coccola e l'altra al gattone che sonnecchiava nella cuccia preparata per lui, e, appena è tornato il sereno, sono corsa nel Bosco, per salutare i ciclamini selvatici appena spuntati, assieme alla Fatina e al Topino che sono venuti con me :D
In Ottobre lo senti, l'Autunno, come una coperta calda che abbraccia e rassicura, dipinge d'oro le Foglie e arrotonda le Zucche. I Ciclamini spuntano e crescono con uno sguardo rivolto alla Terra, piccole fiammelle raccolte, in quell'atteggiamento introspettivo così tipico di questo particolare momento dell'anno. Tutto in Natura ci parla di raccogliere e contenere.
E noi Umani dovremmo tornare ad ascoltare, a porre attenzione alle piccole cose, ad accorgerci di quanto impegno, energia e tempo impiega un Fiore a crescere. Altrimenti si perde la Bellezza. E senza la capacita di percepire la vera Bellezza, agli uomini si negano le Fate.
Ma la Fatina e il Topino che mi hanno accompagnata nella passeggiata sono fiduciosi: bastano alcune foglie dorate portate sull'uscio di casa dal vento a destare la nostra attenzione e a orientarci all'ascolto. Decidere di ascoltare il loro messaggio, quello dipende da noi :)
Viviamo in un mondo in cui tutto scorre, una società definita "liquida", non abbiamo tempo per soffermarci sul presente, presi dalla continua corsa verso un futuro incerto.... non abbiamo tempo per osservare gli umani che ci sono a fianco, sul lavoro dobbiamo correre per fornire dati sempre più velocemente e in questa continua corsa alienante perdiamo occasioni di incontro, ma soprattutto perdiamo noi stessi!!!! sembra che concederci tempo per i nostri attimi rigeneranti che non producono profitto sia come perdere tempo.... e invece abbiamo bisogno di vivere "perdendo tempo" per recuperare il nostro io, di dedicarci ai nostri hobby, di scambiare un saluto con chi sale con noi in autobus, in treno, dove tutti sono chini sui loro smartphone e ti trovi sola tra tanti, e ti accorgi che forse anche l'altro dopo un attimo di stupore, ha voglia di scambiare due parole...... di fare una passeggiata al mare, in un parco, o anche solo attorno a casa e accorgerci che in una piccola crepa di un muretto si è fatta strada faticosamente un piccolo fiorellino, o anche solo aprire la finestra di casa e ascoltare gli uccelli che si posano su melograno e banchettando dialogano allegramente, .....e ti accorgi che questo ti rigenera, ti carica, ti fa tornare agli impegni quotidiani meno alienata, ma da "umana".. è questa forse la "vera Bellezza" della nostra vita!!!
RispondiEliminaGrazie cara Rosita per questo tuo commento così partecipe. È proprio vero, la Bellezza è nelle piccole cose che richiedono attenzione per essere colte :)
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